JAMIE DOLINKO

Studi sui grattacieli (2006)
Immagini fotografi che proiettate

“Onnipresente, il grattacielo urbano si trova raramente da solo, ma invece accoppiato con un edifi cio identico, con più di uno o con almeno un edifi cio simile. È progettato in modo che ogni appartamento ha una serie di fi nestre, spesso con balcone. Ciò unito alla vicinanza apparentemente necessaria al proprio vicino o vicini, fa sì che ogni edifi cio ricopra il ruolo di torre di guardia del panopticon e delle
celle dei “detenuti”.

È piuttosto sorprendente che nonostante il nostro senso di diritto alla privacy nella propria casa, si costruiscano questi monoliti che ci permettono di sorvegliare i movimenti gli uni degli altri.” Amy Satterthwaite (testo tratto dalla brochure per la mostra della Gallery 44, 2003)

La Dolinko ha creato queste opere fotografando i suoi vicini dal balcone del suo appartamento al sesto piano nella zona occidentale di Vancouver. Lei ha considerato le sue azioni come un testimone, non un osservatore che giudica. Queste opere sono pericolosamente vicine alla defi nizione legale di pubblico e privato mentre la sua macchina fotografi ca va oltre il confi ne artifi ciale creato apparentemente dalle fi nestre.

A partire da Walker Evans, che si è autodefi nito “spia penitente” e fi no ad arrivare a Sophie Calle e al suo spionaggio intenzionale, la fotografi a serve quale matrimonio ideale tra il voyeurismo e la documentazione.

In questo arco di tempo, in cui si tende sempre più alla privacy, sappiamo che la stessa è invece in diminuzione. Siamo spesso sotto sorveglianza video e con l’e-mail, i telefoni cellulari e con le banche dati aggiornate e compilate invisibilmente su Internet, la nostra anonimità viene gradualmente corrosa.

La macchina fotografi ca non è un apparecchio benigno attraverso cui guardiamo, la sua funzione primaria implica applicazione. Con la privacy che sta diventando la moneta del futuro, l’intenzione della Dolinko è investigare i limiti dove il soggetto sconosciuto ancora affascina.

BIOGRAFIA:

Dopo aver abitato per tanti anni ad Amsterdam e New York, la Dolinko ora vive a Vancouver. Le sue opere sono state esposte in tutta Europa e in Nord America. L’artista ha ottenuto un MFA in fotogra-fi a presso la School of Visual Arts di New York. Le fotografi e di Jamie sono oggetto di un breve fi lm dal titolo “Frammenti di prossimità” di Rafi Spivak e sono state recensite nel Canadian Art, nel Globe and Mail, nel National Post, nel Village Voice, e nel New York Times.